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Grotte Salento

    LEGGENDE ED ANTICHI MITI CUSTODITI NELLE GOTTE DEL SALENTO
    Il Salento si presenta come un territorio il cui punto di forza è rappresentato dal mare e dal lungo litorale costiero che si estende per circa 200 chilometri equamente divisi tra versante Adriatico e Ionico. Sono varie e molteplici le attività turistiche che il territorio offre ai visitatori: dagli itinerari di natura storica a quelli culturali, dagli itinerari naturalistici al folklore. Ma ciò che più di tutti riesce ad estasiare in egual misura grandi e piccoli è la sensazionale esplorazione delle grotte preistoriche diffuse qua e là in tutto il Salento.

    Frutto dei fenomeni carsici tipici del territorio, le grotte sono dei veri e propri beni preziosi e custodi di leggende, storia e testimonianze di tempi antichissimi. Alcune delle cavità più interessanti sono localizzate a Santa Cesarea Terme, tra cui ricordiamo le grotte Fetida, Sulfurea, Gattulla e Grande, tipiche per le loro sorgenti. Procedendo si giunge a Castro dominata dalla grotta “Zinzulusa” che deve la sua denominazione alle stalattiti presenti al suo interno. Per anni la grotta è stata rifugio di colonie di pipistrelli, ancora oggi visibili anche se in quantità minori. Tra i reperti preistorici ritrovati ci sono alcuni fossili viventi che ancora sopravvivono nel fiume carsico che scorre nella grotta. Molto singolare anche l’itinerario delle grotte di Leuca, divise in grotte di levante e grotte di ponente. Tra le più note ricordiamo la Grotta Porcinara, la Grotta del Diavolo, la Grotta del Presepe, la Grotta delle tre Porte, la Grotta dei Giganti, la Grotta della Stalla, la Grotta del Drago e la Grotta del Morigio. Facilmente accessibili a nuoto o con la barca, questi tesori hanno restituito iscrizioni dedicatorie in messapico greco e latino, frammenti di ceramica, monete, resti ossei umani e vasi. Si pensa che molte di esse fossero utilizzate come luoghi di devozione degli dei.